Le ninfee giganti

Le ninfee sono piante acquatiche piuttosto famose e molto apprezzate come piante ornamentali, infatti è comune trovarne esemplari piantati negli stagni di giardini pubblici o privati.

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Le ninfee

La parola “ninfea” in realtà identifica un’intera famiglia di piante, le Nymphaeaceae, all’interno delle quali esiste un genere chimato Nymphaea. L’aspetto di queste piante è molto caratterisco, infatti presentano grandi foglie galleggianti i cui lunghi steli le collegano al fondo dello stagno sotto il quale si sviluppa il fusto vero e proprio della pianta. A seconda della specie i fiori possono essere galleggianti o portati su uno stelo che emerge dall’acqua. Dato che gli steli non devono sostenere pesi, sono quasi privi di parti legnose che sono sostituite da tessuti aeriferi, che aiutano nel galleggiamento.

Il grande fiorie, che forse è la caratterisca più vistosa di questa famiglia, può essere di vari colori e ha un numero di petali molto elevato, una caratteristica piuttosto primitiva tra le piante a fiore che nel corso dell’evoluzione tendono a ridurrne sempre di più il numero.

Foglie giganti sul rio delle Amazzoni

Il titolo di questo articolo però parla di ninfee giganti, e allora vi chiedo: vi siete mai chiesti quando possano diventare grandi? E’ presto detto:

Confronto dimensionale (di Eli Duke, originale:

Quelle foglie da record appartengono a una specie di ninfea chiamata Victoria amazonica che, come dice il nome, è tipica del Sud America e cresce negli stagni del Bacino Amazzonico. Le foglie sono davvero enormi, possono raggiungere i tre metri di diametro e gli steli posso crescere fino a sette metri di lunghezza, caratterisca che permette a questa specie di colonizzare anche accumuli d’acqua piuttosto profondi. Sono talmente grandi che una persona abbastanza leggera potrebbe stendervisi sopra a prendere il sole.

La Victoria a Roma

Un’altra specie di questo genere è Victoria cruziana che, sebbene molto più piccola, raggiunge comunque ragguardevoli dimensioni ed è anche coltivata nelle serre di molti giardini botanici, quindi è più facile da osservare dal vivo. Questo per esempio è l’esemplare ospitato nella serra tropicale dell’Orto Botanico di Roma, al quale ho personalmente scattato le seguenti fotografie.

Peccato che non fosse fiorita quando sono state scattate le fotografie, cercherò di tornare nella serra anche durante i periodi di fioritura.

Ivan Berdini

Zoologo e appassionato di fotografia